Crack pie

È la ricetta della Crack pie originale

Si chiama crack (come la droga) perché secondo la creatrice, Christina Tosi, crea dipendenza.
Anche secondo me, ma vi devo mettere in guardia.
È una torta torta, cioè dolce, ma anche dichiaratamente salata: se siete amanti della Nutella sui crackers salati proseguite nella lettura, se siete amanti della cassata siciliana demordete.
È una torta con un equilibrio di sapori particolarissimo, dovuto all’utilizzo di zuccheri molto diversi tra loro: se avete un palato adeguato proseguite nella lettura, se fate fatica a distinguere i cicoli dall’uva passa demordete.
È una torta che richiede precisione nella pesatura e attenzione nel seguire i millemila passaggi con pazienza: se siete pasticcieri livello pro proseguite nella lettura, se avete imparato a fare le torte con le fatine della Bella Addormentata demordete.

Avete fatto la torta? Assaggiatela! Ora potete:

  • sputarla, e chiedervi per quale motivo avete perso tanto tempo
  • ingoiarla, e siete già diventati dipendenti.

Le vie di mezzo non sono contemplate! O la amate alla follia o non pensate come si possa considerare commestibile.

Riassumendo:

  • è una torta per molti, ma non per tutti
  • è una torta per gli amanti delle sinfonie di Beethoven, non per i suonatori di putipù
  • è una torta che richiede precisione e tempo, calma e dedizione, in grado di far finire Iginio Massari sulla pagina Facebook “Cucinare male” senza che neanche se ne renda conto
  • è una torta che può creare dipendenza

FAQ

  • Ma dolce dolce e salata salata, coi due sapori che zampettano e si rincorrono sul palato? Si, ve l’avevo detto
  • Posso sostituire i tredicimila zuccheri differenti con lo zucchero semolato? No, ve l’avevo detto
  • Ma ci sono ingredienti utilizzati per pochissimi grammi, posso non metterli? No, ve l’avevo detto
  • Ma veramente tutto questo passaggio forno, freezer, conserva, scongela? Si, ve l’avevo detto
  • Posso farla in mezz’ora? No, ve l’avevo detto
  • Ma lo sai che fa schifo? Può essere, ve l’avevo detto
  • Ma che esistevo a fare prima di assaggiare questa torta? Può essere, ve l’avevo detto
  • L’ho fatta, l’ho finita, sto piangendo disperatamente, che faccio? Ne fai un’altra, ve l’avevo detto
  • Me ne sono rimaste solo 5 nel congelatore, se resto senza? Non lo so, ma io ve l’avevo detto
  • Perché non ti ho ascoltato? Prima o poi questa cosa la sentirò dire dai miei figli, e sarà una soddisfazione tale che festeggerò con una Crack pie!

Ricetta

Per realizzare questa torta è necessaria una bilancia di precisione al decimo di grammo!

Ingredienti:

  • 40 g di farina
  • 1 pizzico di lievito per dolci
  • 1 pizzico di bicarbonato
  • 60 g di fiocchi d’avena
  • 4 e ½ tuorli
  • 12 g di farina di mais fioretto
  • 80 ml di panna fresca liquida
  • ½ cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 4.5 g di sale
  • 57.5 g di burro
  • 140 g di burro fuso
  • 7.5 g di zucchero di canna
  • 127 g di zucchero di canna integrale grezzo
  • 170 g di zucchero semolato
  • zucchero a velo q. b.

8 porzioni

8 ore

Difficile

Per la base: battete con le fruste 57.5 g di burro morbido a temperatura ambiente, 37.5 g di zucchero di canna integrale grezzo e 20 g di zucchero semolato, fino ad ottenere un composto liscio e lucido.
Aggiungete mezzo tuorlo e sbattete per 2 minuti.
Aggiungete 40 g di farina, 60 g di fiocchi d’avena, il lievito per dolci, il bicarbonato, 1 g di sale ed amalgamate.
Versate il composto in una teglia ottenendo una lastra, e cuocete in forno statico a 180° per 15 minuti o fino a dorare; sfornate e lasciate raffreddare.
Rompete la lastra e mettete i pezzi in un mixer con 7.5 g di zucchero di canna e mezzo grammo di sale, tritate e poi aggiungete 27.5 g di burro fuso; se l’impasto non risultasse modellabile aggiungete altro burro.
Foderate uno stampo di alluminio di 24 cm di diametro (bordi compresi) pressando bene l’impasto, e mettete in frigo.

Per il ripieno: amalgamate 150 g di zucchero semolato, 90 g di zucchero di canna integrale grezzo, 12 g di farina di mais, 3 g di sale e 112.5 g di burro fuso.
Aggiungete 80 g di panna liquida e mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia.
Da ultimo, aggiungete i 4 tuorli ed amalgamate bene.

Per comporre la Crack pie: versate il ripieno nel guscio già pronto e cuocete a 180° per 15 minuti in forno ventilato; poi aprite il forno, abbassate la temperatura a 160° e, quando la spia si spegne, chiudete il forno e continuate la cottura per altri 5 minuti. Se la torta non è dorata ai bordi e tremolante al centro, cuocete altri 5 minuti.
Sfornate, portate a temperatura ambiente, poi avvolgete nella pellicola e mettete in freezer per 3 ore o tutta la notte (congelata si mantiene un mese): al momento dell’utilizzo, scongelate in frigo per 2-3 ore e servite fredda con zucchero a velo; la torta scongelata si conserva in frigo per 5-6 giorni.

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